Il genere Trichocereus Riccobono - La Casa delle Grasse

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Il genere Trichocereus Riccobono

Schede generi S - Z
Trichocereus è un genere di piante appartenete alla famiglia delle Cactaceae il cui nome deriva dal greco "trichòs" che significa 'pelo' e dalla parola "cereus" per la lanuggine e/o setole di cui talvolta sono ricoperti i fusti a livello delle costolature.
Oggi tuttavia non ha la dignità di genere in quanto è stato ricompreso in Echinopsis.
Ciò non senza dubbi in quanto in alcuni recenti studi di fologenesi molecolare sono stati ottenuti risultati contrastanti. Hernández ed altri nel 2011 analizzò 224 specie di 108 generi e scoprì che Trichocereeae  (rappresentate da 18  generi e 33 specie) ed Echinopsis (7 specie)  sono parafiletiche e cioè che le specie derivano tutte da un progenitore comune, ma senza includere tutti i suoi discendenti, mentre tre delle specie studiate di Trichocereus (E.  chiloensis, E.  pasacana e E.  pachanoi)  sono monofiletiche e cioè che sono tutte discendenti di un comune antenato.
Trichocereus ibrido - fiore
Tricocereus ibrido
Probabilmente gli studi dovranno ancora dirci la classificazione corretta per Trichocereus, Echinopsis, ma anche Lobivia, Pseudolobivia, Soehrensia ed Harrisia (Harrisia earlei e H. hahniana), che ad esempio, in questi studi è risultata strettamente imparentata con Trichocereus.
Sono piante originarie dell'America meridionale, della regione andina di Ecuador, Perù, Bolivia, Cile e Argentina e raggiungono aree al di fuori delle Ande nelle province di Cordoba, La Pampa e Buenos Aires. dall'aspetto assai diverso le une dalle altre, comunque di forma colonnare con numerose coste sottili e ben evidenti. Dalle areole poste sulle costolature partono le spine, generalmente lunghe e sottili. Di solito accestiscono dalla base e formano gruppi di piante colonnari. Sono piante caratterizzate dalla grande resistenza alle avversità e di conseguenza dalla facilità della loro coltivazione. I fiori, di grande dimensione, talvolta bianchi anche se troviamo numerosi ibridi dai bellissimi colori che vanno dal rosa in tutte le sfumature fino alle varie tonalità di rosso.


La coltivazione di Trichocereus richiede un vaso di dimensioni adeguate con il substrato tipo per le cactaceae con una aggiunta di cornunghia. E' comunque consigliabile travasare in un vaso più grande cambiando il substrato circa ogni tre anni. Le innaffiature, come di consueto, devono essere effettuate quando il substrato è completamente asciutto e nella stagione invernale sospese completamente.
L'esposizione sarà in luce molto intensa o pieno sole. In inverno andranno coltivate a una temperatura non inferiore ai 4 °C, anche se la maggior parte delle specie, se completamente asciutte, possono sopravvivere bene anche a temperature prossime allo zero e per brevi periodi resistere senza problemi anche a temperature inferiori.
La riproduzione avviene molto facilmente a mezzo di seme oppure per talea utilizzando i polloni che, come abbiamo detto, si sviluppano numerosi alla base della pianta.
La riproduzione può anche avvenire tagliando la parte apicale del fusto, lasciata seccare alcune settimane, e successivamente interrata direttamente nel substrato di cultura mantenuto umido.
Ibrido di trichocereus
In considerazione della facilità di riproduzione, della vigoria della sua crescita e della sua resistenza sono piante che frequentemente vengono utilizzate come portainnesto (es. Trichocereus pachanoi (Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley), Trichocereus spachianus (Echinopsis spachiana (Lemaire) H. Friedrich & G. D. Rowley), ecc.).
Trichocereus chiloensis (Colla) Britton & Rose ssp. chiloensis - Immagine della Fundación Jardín Botánico Nacional de Viña del Mar
Trichocereus chiloensis (Colla) Britton & Rose ssp. litoralis (Johow) Faúndez - Imm. Fundación Jardín Botánico Nacional de Viña del Mar
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