Gli habitat delle succulente - L'arcipelago di Socotra - La Casa delle Grasse

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Gli habitat delle succulente - L'arcipelago di Socotra

Distribuzione delle piante succulente
Socotra è un'isola, o meglio un piccolo arcipelago, in mezzo all'Oceano Indiano e dista circa 350 chilometri dallo Yemen, Stato di cui fa parte, e circa 240 chilometri dalla Somalia, dal Corno d'Africa. L'Arcipelago di Socotra copre un'area di circa 4.000 km² sul livello del mare ed è costituito da quattro isole e due isolotti. L'isola principale, Socotra, è caratterizzata da aree molto diverse tra loro: alte montagne granitiche, alti altipiani calcarei e grandi pianure costiere che hanno portato ad una grande biodiversità nei regni marini e terrestri.
E' il luogo con la più alta concentrazione di specie endemiche al mondo: 848 piante censite, di cui 316 specie endemiche  e ben 15 generi (fra esse ricordiamo la Dracena cinnabari o albero di sangue di drago, ma anche, per restare nel mondo  delle succulente l'Adenium socotranum ed anche Dendrosicyos socotranus e il fico di Socotra (Dorstenia gigas). Infatti la straordinaria flora dell'arcipelago socotrano vede forme particolari di alberi  e di molte altre piante che qui si sono adattate per combattere la siccità, per trattenere quanta più acqua possibile durante i periodi avversi. Oltre alle piante troviamo anche undici specie di uccelli, sempre endemiche, 230 specie di coralli, 730 specie di pesci e oltre 300 specie di molluschi e crostacei, fra cui granchi, gamberi e aragoste, più svariate altre specie animali come il Camaleonte di Socotra (Chamaeleo monachus).
Flora di Socotra- Van Damme K., 2022. Nature and People in the Socotra Archipelago. UNESCO
Flora di Socotra
Socotra Panorama - Foto di Andrew Svk su Unsplash
Foto di Andrew Svk su Unsplash
Quello che ci colpisce a Socotra è l'amplissima varietà di paesaggi: 2.500 km di coste, montagne alte più di 1500 metri (Monte Haghier  è alto 1525 metri), spiagge bianchissime, deserti ed altro.
Se lo Yemen è il regno della regina di Saba, Socotra ai più è sconosciuta anche perché dopo una prima apertura al turismo, con la costruzione di un nuovo aeroporto nel 1999, ora appartene a un Paese in conflitto, anche se questo, parzialmente la ha preservata dai danni di un turismo di massa, fino ad ora scoraggiato anche dal clima non sempre favorevole, caratterizzato da forti venti monsonici che spirano per alcuni mesi all’anno.
Ma anche  a Socotra il clima è cambiato. Negli ultimi anni è stata devastata da alcuni tifoni, la temperatura, qui come altrove, è in aumento e aumentano progressivamente i periodi di siccità, ma anche le inondazioni. Ma l'isolamento non basta per preservare questo ambiente unico, ed infatti, qui come in altri territori, assistiamo al degrado del suolo (erosione, frane), alla crescita di specie aliene ed invasive, a grandi quantità di rifiuti (principalmente plastica) dispersi nell'ambiente ed ad una sempre più evidente crisi del legame tra uomo e ambiente che conduce ad un uso non sostenibile delle risorse naturali (pesca eccessiva, pascolo eccessivo, disboscamenti). L’allevamento, in particolare quello delle capre, sta provocando gravissimi danni, in quanto gli animali, lasciati libere di pascolare, si nutrono e distruggono anche le specie endemiche, e la stessa Dracena cinnabari è minacciata. L’Unesco ha per questo lanciato un appello per la salvaguardia dell’isola. Infatti già dal luglio 2008, Socotra è stata iscritta come sito naturale nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO per la sua unicità e i suoi eccezionali valori universali, per la significativa importanza degli habitat naturali e degli ecosistemi, per la conservazione della biodiversità, nonché per gli eccezionali livelli di endemismo e di specie terrestri e marine minacciate.
Panorama con grandi piante di Dracena cinnabari - Foto di Andrew Svk su Unsplash
Foto di Andrew Svk su Unsplash
Il clima di Socotra è influenzato dal monsone dell’Oceano Indiano. Le precipitazioni e le temperature medie annue si aggirano intorno ai 200 mm ed ai 29 °C.. E' un clima caratterizzato da una forte variabilità inter e intra-annuale. Le precipitazioni causate dal monsone invernale del nord-est (NE) influenzano soprattutto gli altipiani nella zona NE dell'arcipelago e il lato sopravvento dei Monti Haggeher in conseguenza della orografia del territorio. Il monsone estivo di sud-ovest (SW) si concentra prevalentemente nella metà meridionale dell'isola e generalmente produce una quantità inferiore di precipitazioni. Durante il monsone estivo le nuvole coprono gli altopiani e gli altipiani a sud dei Monti Haggeher, creando nebbia che, nelle altitudini più elevate costituisce una grande risorsa idrica che può essere stimata intorno agli  800 mm. annuo e che rappresenta da sola i 2/3 dell'acqua ambientale che consente in queste zone la sopravvivenza dell'albero del sangue di drago.
La più alta diversità vegetale si trova negli altopiani e nelle montagne che rappresentano le zone più umide in un territorio prevalentemente arido. E' sopra i 400 metri di altitudine che troviamo gli alberi del sangue di drago (Dracaena cinnabari Balf. f.) e caratterizzano il paesaggio delle zone montuose e degli altopiani, soprattutto quelle che si trovano nella parte orientale dell'isola di Socotra, le montagne granitiche Haggeher, che presentano la più alta biodiversità, con un numero di specie uniche per chilometro quadrato estremamente più elevato rispetto alle aree circostanti. Dracaena cinnabari Balf. f. rappresenta anche un esempio di quanto stretto possa essere il legame tra le popolazioni locali e la natura a Socotra.
Panorama con piante di Dracaena cinnabari Balf. f. - Foto di Andrew Svk su Unsplash
Foto di Andrew Svk su Unsplash
Le popolazioni locali utilizzano la resina dell’albero del sangue del drago in un modo unico al mondo, con regole dettagliate per l’estrazione. Infatti, troppi tagli o tagli troppo profondi porterebbe un maggior raccolto, ma l'albero potrebbe morire e quindi solo ogni uno-due anni si raccoglie dalla corteccia o dalla resezione delle foglie una resina che ossidandosi assume una colorazione rossastra (di qui il nome "sangue di drago"). In questo modo si permette agli alberi di riprendersi dopo le incisioni. Le analisi chimiche della resina raccolta hanno dimostrato che ha effettivamente proprietà antibatteriche e anticancerogene, confermandone l'uso medicamentoso nella medicina popolare.
Gli altopiani ospitano anche interessanti varietà di Aloe e la specie più comunemente osservata è la bellissima Aloe perryi, che cresce sugli altipiani e utilizzata fin dall'antichità per le sue proprietà farmaceutiche e medicinali. Aloe perryi ha il suo habitat nelle zone rocciose, su pendii pianeggianti o non troppo ripidi, principalmente su suoli calcarei, ma talvolta anche su suoli sabbiosi o zone rocciose di granito, ad altitudini dal livello del mare fino a 900 metri di altezza. E' ampiamente distribuita sull'isola di Socotra e di Samha dove la troviamo in abbondanza anche se le popolazioni sono in declino. Troviamo anche coma Aloe jawiyon S.J.Christie, D.P.Hannon & Oakman ex A.G.Mill. e Aloe squarrosa Baker ex Balf.f.. L’albero del cetriolo o Dendrosicyos socotranus, venne o descritto per la prima volta nel 1882 Isaac Bayley Balfour.
Aloe perryi Baker - Immagine di (c) jhp68, alcuni diritti riservati (CC BY-NC)
È l’unica specie delle Cucurbitacee che crescere sotto forma di albero, da qui il nome popolare “albero di cetriolo” per via dei suoi frutti, verdi e di forma cilindrica che diventano aranciati man mano che la maturazione procede. E' una pianta che ben rappresenta la biodiversità dell'isola e che troviamo nei luoghi aridi, caldi, e molto soleggiati. Ha un tronco bulboso sormontato da molti rami sottili che portano foglie spinose e palmate lobate. D. socotranus è una specie caudiciforme monoica. In botanica ciò significa avere stami e pistilli in fiori separati della stessa pianta. I fiori sono gialli e, come abbiamo detto, su ogni pianta troviamo sia fiori maschili che femminili. Le piante quindi possono autofecondarsi e non si riproducono per talea.
Se volete sperimentare la sua coltivazione sappiate che D. socotranus ama un terreno molto ben drenato e nella preparazione aggiungete una certa quantità di gesso in modo da fare sì che il suolo sia calcareo. Predilige inoltre il caldo tutto l'anno e può essere coltivato in pieno sole durante i mesi estivi. Il contenitore dovrà essere abbastanza grande d'estate annaffiatelo frequentemente, mentre in inverno solo sporadicamente.
Altra pianta caratteristica di Socotra è Adenium obesum subsp. socotranum, noto anche come Adenium socotranum, è sicuramente fra le specie di Adenium più grandi e supera spesso i quattro metri di altezza.
Come gli altri Adenium è caratterizzato da un tronco da cilindrico a forma di bottiglia, semplice o ramificato. Una caratteristica è che per parte dell'anno resta privo di foglie e queste compaiono alla metà dell'estate. Sono di colore verde scuro con una nervatura centrale e venature più chiare, lunghe fino a 12 cm e sono disposte in fitte rosette terminali. Gli steli crescono solo per poche settimane. I fiori sono di colore che va dal rosa chiaro al quasi rosso, con un diametro di circa dodici centimetri e compaiono prevalentemente in primavera quando la pianta è ancora priva di foglie.
Altra specie caratteristica è Monolluma socotrana (Balf.f.) Meve & Liede più nota con il sinonimo di Caralluma socotrana (Balf.f.) N.E.Br..
E' una specie endemica dell'Etiopia, del Kenya e naturalmente di Socotra. E' interessante per il suo portamento, è infatti caratterizzata da fusti articolati simmetricamente, somiglianti ad un corallo, e di colore verde pallido. Ma la particolarità di questa specie sono i fiori vermigli, quasi scintillanti. È infatti una delle specie più appariscenti tra tutte le succulente della Apocynaceae Juss. E' una piccola succulenta perenne, che forma cespi, alti e larghi fino a 30 centimetri. La pianta ramifica sia alla base, ma anche, in modo irregolare, apicalmente. Gli steli sono lunghi fino a 15 centimetri e del
Dendrosicyos socotranus Balf.f. - Immagine di (c) jhp68, alcuni diritti riservati (CC BY-NC)
Adenium obesum subsp. socotranum (Vierh.) Lavranos - Foto di (c) Michael 2020, alcuni diritti riservati (CC BY-NC)
Monolluma socotrana (Balf.f.) Meve & Liede - Immagine di (c) jhp68, alcuni diritti riservati (CC BY-NC)
diametro di circa un centimetro dal colore verde pallido con tubercolo brunastro o verde-nerastro. Sono caratterizzati anche da un odore pungente e dai bordi smussati. I fiori sono a forma di stella, vellutati, e vanno da un rosso brillante fino all'arancione e spuntano in autunno. I fiori durano da uno fino al massimo di una settimana.È strettamente imparentata con la Monolluma cicatricosa (Deflers) Plowes specie endemica dello Yemen.
Altra interessantissima pianta succulenta che troviamo a Socotra è Dorstenia gigas Schweinf. ex Balf.f. dove la pianta cresce su colline calcaree e pareti rocciose a strapiombo e la troviamo anche sui pensii rocciosi fino a 1.000 metri di altitudine.  Dorstenia gigas è una succulenta caudiciforme che assume la forma arborea-arbustiva ed appartiene alla famiglia botanica delle Moraceae. La pianta può raggiungere dimensioni enormi, anche 5 metri di altezza con un diametro di un metro e mezzo. Ha il fusto è legnoso, molto ramificato, con un caudice sotterraneo, da cui la pianta si ramifica, producendo ciuffi di tubercoli sferici. Ovviamente il grosso caudex sotterraneo è utilizzato dalla pianta per immagazzinare acqua da utilizzare nei lunghi periodi di siccità. Le foglie sono particolarmente interessanti, sono da lanceolate a ellittiche, di colore verde scuro e crescono all’apice degli steli. Dorstenia gigas fiorisce in primavera con una infiorescenza a grappolo con minuscoli fiori a forma


di disco di colore da verdastro a giallo. Dorstenia gigas fiorisce in primavera con una infiorescenza a grappolo con minuscoli fiori a forma di disco di colore da verdastro a giallo.
Dorstenia gigas Schweinf. ex Balf.f. - Immagine di (c) carlfrederick, alcuni diritti riservati (CC BY-NC)
Socotra Panorama con Dracena cinnabari- Foto di Andrew Svk su Unsplash
Foto di Andrew Svk su Unsplash
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