Il genere Pachypodium Lindl. - La Casa delle Grasse

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Il genere Pachypodium Lindl.

Schede generi O - R
I Pachypodium sono specie della famiglia delle Apocynaceae provenienti dall'Africa meridionale e dal Madagascar. Alla stessa famiglia  appartengono Adenium, Plumeria e Oleandro.
Il genere, il cui nome deriva dal greco “pachys” che significa 'grosso' e ”podos” che sta per 'piede', a causa della forma grossa e tozza della parte bassa della pianta, consta di venti arbusti o piccoli alberi con fusto succulento adattati a resistere a lunghi periodi di siccità. Sono sei le specie africane del continente (Africa meridionale, ma principalmente in Sud Africa e Namibia): P. bispinosum, P. lealii, P. namaquanum, P. sofiense, P. saundersii e P. succulentum. Le specie rimanenti le troviamo tutte in Madagascar. Sono specie per la maggior parte a portamento arbustivo anche se alcune specie  sono a portamento arboreo (P. geayi, P. lamerei, P. lealii, P. menabeum, P. meridionale, P. namaquanum, P. rutenbergianum e P. sofiense).
Sono piante succulente caratterizzate tendenzialmente ed in varia misura a seconda della specie, da tronchi pachicauli, ovvero da fusti ingrossati alla base, con spine più o meno presenti. I fusti hanno delle spesso rade ramificazioni e l'apparato foliare è poco sviluppato. La caratteristica di queste succulente è quella di avere un adattamento xerofilo che, grazie all'allargamento del tronco, consente alla pianta di  immagazzinare acqua per sopravvivere ai periodi di siccità ed inoltre i tessuti del tronco e dei rami sono in grado di attuare la fotosintesi anche nei periodi in cui le piante sono prive di foglie. Come abbiamo visto anche in altre specie di succulente, le spine svolgono una duplice funzione: quella di difendere le piante dagli animali, ma anche quella di condensare l'umidità dell'ambiente e di farla scendere fino al terreno alla base della pianta.
I Pachypodium si coltivano in luogo ben soleggiato, o comunque molto luminoso, riparati dai raggi diretti del sole nelle ore più calde dell'estate.
Fra i parassiti occorre fare attenzione alla cocciniglia che si può annidare nella pagina inferiore delle foglie. Tuttavia se si seguono le comuni indicazioni per tutte le succulente, irrorando in primavera ed in autunno con un buon insetticida sistemico e se si conservano in luogo ben ventilato il problema non si dovrebbe porre. Possono essere colpiti anche da marciumi e da attacchi fungini soprattutto se coltivati in luoghi non ben ventilati.
Temono il freddo, ed in genere la temperatura minima non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 10 °C. E' per questo motivo che acclimatandosi a climi più freschi di quello di origine quando la temperatura scende particolarmente perdono in inverno le foglie che rimetteranno in primavera quando le temperature si innalzeranno nuovamente e riprenderanno a vegetare.
Il substrato di coltivazione deve essere ovviamente ben drenato. Si può utilizzare la composta normale da cactus con l'aggiunta di una parte in più di torba o buon terriccio torboso.
Per quanto riguarda le annaffiature devono essere abbondanti e regolari nel periodo vegetativo (marzo-ottobre) lasciando però il terreno asciutto tra un'annaffiatura e l'altra.
E' opportuno inoltre aggiungere periodicamente un concime per piante succulente quindi non troppo ricco di azoto che farebbe allungare troppo la pianta. Durante i mesi freddi si annaffiamo sporadicamente gli esemplari coltivati in luogo con temperature minime superiori ai 15 °C, mentre se li coltiviamo in serra fredda è consigliabile evitare le annaffiature. A primavera iniziare ad annaffiare e concimare in maniera progressiva avendo cura che è sicuramente meglio mantenere le piante più all'asciutto che annaffiare troppo. La riproduzione è facile sia per talea sia per seme.
Occorre evidenziare che, al pari degli oleandri, sono piante velenose e pertanto le punture delle spine possono provocare delle irritazioni.

Pachypodium lealii Welw. - Immagine di Petr Kosina
Pachypodium namaquanum (Wyley ex Harv.) Welw. - Immagine di Petr Kosina
Famiglia: Apocynaceae Juss.
Nome comune: Pachipodio, Palma del Madagascar
Genere: Pachypodium Lindl.
Il genere è stato pubblicato per prima volta in Edwards's Bot. Reg. 16: t. 1321 (1830)

Pachypodium namaquanum (Wyley ex Harv.) Welw - Immagine (©) Amy Schroeder, alcuni diritti riservati (CC BY-NC)

Specie

Sinonimi

Colore del fiore

Portamento

Provenienza

ambongense Poiss.

bianco

arboreo di piccola taglia

Madagascar

baronii Costantin & Bois

P. baronii var. erythreum Poiss.  

rosso con parte centrale gialla

arbustivo

Madagascar

bispinosum (L.f.) A.DC.

Belonites bispinosa (L.f.) E.Mey.
Echites bispinosus L.f.
P.  glabrum G.Don

bianco/rosa

arbustivo

Africa

brevicaule Baker

giallo

arbustivo

Madagascar

decaryi Poiss.

bianco

arboreo di piccola taglia

Madagascar

densiflorum Baker

giallo

arbustivo

Madagascar

geayi Costantin & Bois

bianco

arboreo

Madagascar

eburneum Lavranos & Rapanarivo

P. rosulatum var. eburneum G. D. Rowley

bianco, crema

arbustivo

Madagascar

horombense Poiss.

P. rosulatum var. horombense (Poiss.) G.D.Rowley  

giallo

arbustivo

Madagascar

inopinatum Lavranos

P. rosulatum var. inopinatum (Lavranos) G.D.Rowley  

bianco

arbustivo

Madagascar

lamerei Drake

P. champenoisianum Boiteau
P. lamerei var. ramosum (Costantin & Bois) Pichon
P. ramosum Costantin & Bois
P. rutenbergianum var. lamerei (Drake) Poiss.
P. rutenbergianum f. lamerei (Drake) Poiss.

bianco con parte centrale giallo intenso

arboreo

Madagascar

lealii Welw.

Pachypodium giganteum Engl.  

bianco

arboreo

Africa

menabeum Leandri

molto simile a P. lamerei di cui spesso è considerato sinonimo

bianco con parte centrale giallo intenso

arboreo

Madagascar

namaquanum (Wyley ex Harv.) Welw.

Adenium namaquanum Wyley ex Harv.  

verde/viola

arboreo

Africa

rosulatum Baker

giallo

arbustivo

Madagascar

rutenbergianum Vatke

P. meridionale (H.Perrier) Pichon
P. rutenbergianum var. meridionale H.Perrier

bianco, bianco/rosa

arboreo

Madagascar

saundersii N.E.Br.

P. lealii subsp. saundersii (N.E.Br.) G.D.Rowley  

bianco

arbustivo

Africa

sofiense (Poiss.) H.Perrier

P. rutenbergianum var. perrieri Poiss.
P. rutenbergianum var. sofiense Poiss.

bianco

arboreo di piccola taglia

Africa

succulentum (L.f.) Sweet

Barleria rigida Spreng. ex Schltdl.
Belonites succulenta (L.f.) E.Mey.
Echites succulentus L.f.
Echites tuberosus Haw. ex Steud.
P.  griquense L.Bolus
P. jasminiflorum
L.Bolus
P. tomentosum
G.Don
P. tuberosum Lindl.

bianco/rosa

arbustivo

Africa

windsorii Poiss.

P. baronii var. windsorii (Poiss.) Pichon  

rosso con parte centrale gialla

arbustivo

Madagascar

Pachypodium rosulatum Baker - Immagine (©) leithallb, alcuni diritti riservati (CC BY-NC)
Pachypodium namaquanum (Wyley ex Harv.) Welw

Pachypodium namaquanum é una specie arbustiva succulenta con fusti spinescenti che possono raggiungere anche i 2 metri di altezza e poco più. Le foglie crescono all'apice del fusto e sono leggermente carnose, disposte a rosetta intorno all'apice e leggermente increspate. I fiori compaiono da agosto a ottobre, sono tubolari, spuntano dall'apice della pianta in mezzo alle foglie e sono di colore giallo/viola. Il frutto è un baccello simile a quello dell'oleandro e, come questo, a completa maturazione libera nell'aria i numerosi semi sormontati da una peluria disposta ad ombrello (pappo) che permette al seme di essere trasportato dal vento anche per lunghe distanze. E' una specie che cresce solo nella regione del Namaqualand, un'area semidesertica compresa fra il Richtersveld sudafricano e il deserto del Namib. E' presente anche lungo entrambi i lati della bassa valle del fiume Orange dalla catena montuosa Tantalite Valley e Pella ad est del Richtersveld, Huib-Hoch e delle montagne Unni a ovest.  Gli ambienti sono rocciosi, aridi con poca o nessuna pioggia e le nebbie atlantiche forniscono alla pianta una certa umidità che viene intrappolata dalle foglie arricciate e scorre lungo il tronco fino al terreno. Le piante crescono solo sui più freschi versanti meridionali.
Per quanto riguarda la coltivazione dobbiamo dire che è una pianta non difficile anche se più esigente di altre specie di Pachypodium. Il substrato di cultura sarà quello base per cactacee con l'aggiunta di un poco più di torba. L'esposizione sarà quella di pieno sole oppure leggermente riparata dal sole nel pomeriggio. Le annaffiature regolari nel periodo vegetativo  (quando ha le foglie) e moderate negli altri periodi. L'inizio della vegetazione è evidente dalla ripresa delle foglie che cadono nel tardo periodo invernale. E' rispetto ad altre specie di Pachypodium abbastanza resistente al freddo anche se consigliamo di coltivarla in inverno ad una temperatura di non meno di 7 °C.
Nome anglosassone:  Elephant's Trunk
E' una specie inserita nell'Appendice II di CITES.

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