Il genere Astrophytum Lem. - La Casa delle Grasse

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Il genere Astrophytum Lem.

Schede generi A - B
Astrophytum è un genere di Cactaceae il cui nome deriva dal greco e significa pianta (phytòn) a forma di stella (astèr)  per l'aspetto che queste piante hanno se vengono guardate dall'alto descritto per la prima volta da Charles Antoine Lemaire nel 1839 (Cactearum Genera Nova Speciesque Novae et omnium in Horto monvilliano cultarum ex affinitatibus naturalibus ordinatio nova indexque methodicus. Lutetiis-Parisiorum, Nov. 3. 1839). E' infatti tra il 1828 ed il 1845 che sono state scoperte le prime quattro specie. La quinta specie (Astrophytum caput-medusae) è stata invece scoperta nel 2001.
E' un genere di piante succulente  strettamente correlato ad Echinocactus con il quale è differenziato dalle puntinature bianche tipiche della maggior parte delle specie, dalle areole regolari e lanose. Le diverse specie sono originarie dalle montagne calcaree e dalle colline della Sierra Madre Orientale, la catena montuosa che attraversa il Messico orientale da nord a sud e nella parte sud del Texas negli Stati Uniti.
Gli Astrophytum hanno un fusto globuloso formato da quattro ad otto sezioni divise tra di loro da solchi più o meno evidenti. L'elemento che maggiormente caratterizza questo genere rispetto agli altri cactus è la presenza di numerosi puntini bianchi in rilievo, sparsi in misura più o meno rilevante, sul fusto di quasi tutte le specie appartenenti a questo genere. Non è ben noto quale sia la funzione di questi puntini, anche se sembra che la funzione principale sia di tipo mimetico e cioè che serva per rendere più difficoltosa l'individuazione dei cactus negli ambienti rocciosi. Fra le altre funzioni ipotizzate vi è quella di proteggere la pianta dagli intensi raggi solari unitamente alla capacità di trattenere meglio l'umidità ambientale.  Troviamo tuttavia alcune specie che non presentano sull'epidermide i puntini bianchi.
I fiori sono  gialli o giallo-rossi e si sviluppano dalle areole presenti alla sommità del fusto sviluppandosi in abbondanza per tutta la stagione di crescita vegetativa. I fiori sono ermafroditi, cioè presentano sia i caratteri maschili sia quelli femminili, ma sono autosterili e pertanto, per ottenere la produzione di semi, occorrono due piante non cloni fra loro.
Per quanto riguarda la coltivazione gli Astrophytum necessitano di un terriccio molto poroso. Va benissimo il terriccio normale da cactus da noi indicato composto in parti uguali da buon terriccio torboso, lapillo e pomice, con eventualmente una piccola aggiunta di calce agricola per rendere il terreno meno acido e più simile a quello delle montagne calcaree dei luoghi d'origine. Tuttavia, se per le annaffiature si utilizza la normale acqua potabile, in breve il terriccio avrà acquisito il giusto Ph senza ricorrere all'uso di calce.
Le annaffiature dovranno essere regolari avendo molta cura che non si formino residui di acqua, la terra dovrà essere ben asciutta tra una annaffiatura e l'altra perché questo genere di piante, e soprattutto gli Astrophytum asterias sono molto sensibili al marciume ed inoltre, se non si fa asciugare bene il terriccio tra una annaffiatura e l'altra, la pianta tenderà anche a perdere le radici. In questo caso non preoccupatevi, nulla è perduto, lasciate asciugare bene la pianta e ponetela nuovamente a radicare, in breve tempo rimetterà robuste radici. Durante il periodo di riposo invernale le annaffiature dovranno essere sospese del tutto e la pianta non dovrà essere esposta a una temperatura inferiore ai 5 °C. La concimazione può essere effettuata nel periodo vegetativo regolarmente utilizzano un concime per cactaceae povero in azoto e ricco di fosforo e potassio. E' preferibile usare concimi liquidi o solubili in acqua in modo da dosarli correttamente. Fate attenzione a on abusare di concimi in quanto la pianta sarebbe più esposta alle malattie fungine e meno resistente alla siccità del periodo invernale. Periodicamente possono anche essere somministrati sempre diluiti nell'acqua dell'annaffiatura microelementi.
L'esposizione degli Astrophytum deve essere quella di pieno sole con la sola eccezione, anche in questo caso, di Astrophytum asterias che predilige il sole del mattino e dopo un'ombra leggera.
I rinvasi, considerata la lentezza della crescita, possono essere eseguiti anche ogni tre o quattro anni.
La riproduzione è molto facile anche ricorrendo ai 'nostri' semi. I semi di Astrophytum infatti maturano velocemente e altrettanto velocemente germinano.  I semi sono grossi e germinano in 3-5 giorni se mantenuti ad elevatissima umidità e ad una temperatura superiore ai 20° C. Occorre evidenziare che, anche se il seme è grosso, dovrà essere semplicemente adagiato, senza pressarlo, sul letto di semina di materiale inerte e con poco materiale organico, avendo cura di non ricoprire il seme con il substrato. Una precauzione,  per evitare marciumi, una volta germinate le plantule può essere quella di togliere i resti del seme dal terriccio. Durante il periodo di riposo invernale per i semenzali di un anno sarà opportuno, per evitare un eccessivo avvizzimento, annaffiare anche una sola volta, avendo cura che la temperatura sia però intorno ai 10° C e che il substrato asciughi velocemente.
Astrophytum capricorne (A. Dietrich) Britton & Rose
Astrophytum ibrido
Astrophytum asterias ibrido
Astrophytum myriostigma Lem. tricostatum in fiore
Un'altra modalità di riproduzione degli Astrophytum, soprattutto utilizzata per le numerose cultivar ed ibridi, è quella dell'innesto che ne accelera la crescita e, già dopo alcuni anni, le piante possono essere rimosse dal portainnesto e fatte radicare agevolmente.
In questo caso però si raccomanda di usare i portainnesti che penetrano meno nella marza e che da questa possono essere agevolmente rimossi. Una caratteristica di questo genere di piante è infatti quella di emettere radici anche se per un qualche motivo le hanno perse (es. eccessivo ristagno dell'umidità nel substrato di cultura).
Fra le caratteristiche del genere troviamo poi sicuramente quella che oltre alla particolare bellezza ne ha comportato il successo fra i coltivatori: sono piante che si ibridano facilmente e che in questo modo generano forme  assolutamente interessanti ed accattivanti. In particolare, thailandesi e giapponesi, si sono applicati nell'ibridazione ottenendo varietà molto attraenti e molto ricercate dai collezionisti di tutto il mondo.
Astrophytum myriostigma Lem.
Astrophytum ibrido
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