Nomenclatura botanica - La Casa delle Grasse

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Nomenclatura botanica

Le piante grasse
La nomenclatura botanica è il sistema internazionalmente riconosciuto con il quale vengono identificate le piante. In pratica la nomenclatura botanica binomiale, o nomenclatura binomia, è quella convenzione standard internazionale utilizzata in sistematica per conferire un nome univoco ad una specie per far sì che le piante siano raggruppate in gruppi ed questo nome sia lo stesso in tutte le lingue in quanto non deve essere tradotto. Come suggerisce il termine binomiale, il nome scientifico di una specie viene coniato combinando due nomi: il nome del genere a cui appartiene la specie ed un secondo termine che caratterizza e distingue quella specie dalle altre appartenenti a quel genere.
Il primo termine  porta sempre l'iniziale maiuscola, mentre il secondo termine viene rappresentato sempre in caratteri minuscoli. Entrambi i termini vengono scritti in corsivo (es. Euphorbia obesa). Talvolta, in un testo può capitare che il genere è già stato descritto ed allora può trovarsi abbreviato con la sola lettera iniziale mentre il nome della specie viene sempre indicato per intero (es. E. obesa).
Ma vediamo un esempio di nome botanico completo delle indicazioni dell'autore della descrizione della specie. Nell'esempio sotto illustrato sono inoltre indicati anche i sinonimi, ovvero il nome scientifico che nel corso del tempo è stato attribuito a quella pianta e che tiene conto di riclassificazioni, di cambi di genere, ecc.. I sinonimi rappresentano anche l'evolversi delle conoscenze che portano a compiere classificazioni basandosi non solo sui caratteri del genere e della specie, ma anche su criteri filogenetici.
Una classificazione filogenetica unita a quelle morfologiche, tipologiche, etc. è fondamentale perché gli esseri viventi, in accordo con Darwin, si  trasformano nel tempo e in questo modo evidenziano dei processi di trasformazione reali, dotati di individualità.
E' bene evidenziare che talvolta alcune classificazioni non sono da tutti comunemente accettate.

"Cactearum Genera Nova Speciesque Novae et omnium in Horto monvilliano cultarum ex affinitatibus naturalibus ordinatio nova indexque methodicus. Lutetiis-Parisiorum" del 1839
Astrophytum myriostigma Lem. - Image courtesy Missouri Botanical Garden. http://www.botanicus.org
Astrophytum Myriostigma
Astrophytum myriostigma Lemaire (come Echinocactus myriostigma Salm-Dyck) Immagine di W.H. Fitch da Curtis’s Botanical Magazine, vol. 71 [ser. 3, vol. 1]: t. 4177 (1845)
strophytum myriostigma Lemaire (come Echinocactus myriostigma Salm-Dyck) Immagine di W.H. Fitch da Curtis’s Botanical Magazine, vol. 71 [ser. 3, vol. 1]: t. 4177 (1845)
Un esempio:
Nome scientifico: Astrophytum myriostigma Lem. (1839)

Sinonimi: (una specie può avere più nomi dati da diverse classificicazioni intervenute nel corso degli anni. Questi nomi sono detti "sinonimi") Echinocactus myriostigma var. quadricostatus H. Moeller; Echinocactus myriostigma subsp. quadricostatus H. Moeller; Echinocactus myriostigma subsp. potosinus H. Moeller; Echinocactus myriostigma var. nudus Rud. Mey.; Echinocactus myriostigma var. columnaris K. Schum.; Echinocactus myriostigma f. columnaris (K. Schum.) Schelle;  Echinocactus myriostigma subsp. coahuilensis H. Moeller; Echinocactus myriostigma Salm-Dyck; Cereus colicochus Booth ex C. F. Först.; Astrophytum tulense (K. Kayser) Sadovsky & Schütz; Astrophytum quadratum Cobbold; Astrophytum prismaticum Lem.; Astrophytum myriostigma var. verum W.T.Marshall; Astrophytum myriostigma subsp. tulense K. Kayser; Astrophytum myriostigma var. tulense (K. Kayser) Borg; Astrophytum myriostigma subsp. tamaulipense Kanfer; Astrophytum myriostigma var. tamaulipense (Kanfer) W. T. Marshall; Astrophytum myriostigma var. strongylogonum Backeb.; Astrophytum myriostigma subsp. quadricostatum (H. Moeller) Kanfer; Astrophytum myriostigma var. quadricostatum (H. Moeller) Baum; Astrophytum myriostigma var. quadricostatum Borg; Astrophytum myriostigma subsp. potosinum (H. Moeller) Kanfer; Astrophytum myriostigma var. potosinum (H. Moeller) Kreuz.; Astrophytum myriostigma var. potosinum (H. Moeller) Kanfer; Astrophytum myriostigma var. nudum (Rud Mey.) Frič; Astrophytum myriostigma var. nudicarpa Frič; Astrophytum myriostigma var. minimiflorum Frič; Astrophytum myriostigma var. grandiflorum Frič; Astrophytum myriostigma var. columnare (K. Schum.) Frič; Astrophytum myriostigma subsp. coahuilense (H. Moeller) Kanfer; Astrophytum myriostigma var. coahuilense (H. Moeller) Kanfer; Astrophytum myriostigma var. cereiforme Frič; Astrophytum depressum Lawr.; Astrophytum columnare (K. Schum.) Sadovsky & Schütz; Astrophytum coahuilense (H. Moeller) Kanfer

Nome comune: cappello del prete, berretta del vescovo, cappello del vescovo (il nome comune indica l'epiteto con cui è solitamente riconosciuta volgarmente la pianta ed in questo caso è "Cappello del prete").
Nomi comuni in altre lingue: bishop's cap, cactus mitre d'évêque,  sombrero del obispo, gorro de obispo, berete de obispo, birrete de obispo

il nome del genere è Astrophytum;
il nome della specie è myriostigma;
  • Lem. sta ad indicare il nome dell'autore della descrizione della specie, cioè il nome di colui che per primo ha descritto la specie e che la ha anche "battezzata". Talvolta quando la pianta è stata riclassificata, fra prentesi viene indicato il nome del primo autore ed a seguire viene indicato il nome di colui che ne ha effettuato la revisione. Nel nostro esempio Lem. sta per Charles (Antoine) Lemaire  (1801-1871) che ha descritto per la prima volta la pianta nel suo volume "Cactearum Genera Nova Speciesque Novae et omnium in Horto monvilliano cultarum ex affinitatibus naturalibus ordinatio nova indexque methodicus. Lutetiis-Parisiorum" nel 1839;
  • (1839) sta ad indicare l'anno della prima descrizione della specie.


Per concludere elenchiamo i significati di alcune abbreviazioni:
  • ssp. o subsp. sta per sottospecie (es. Turbinicarpus beguinii subsp. pailanus (Halda & Panar.) U. Guzmán)
  • var. sta per varietà (es. Echinocactus grusonii var. albispinus)
  • f. sta per forma (es. Echinocactus grusonii f. monstruosa)
  • cv. sta per cultivar oppure il nome viene indicato tra virgolette (es. Agave isthmensis cv. Shoji-Raijin oppure Agave potatorum var. verschaffeltii ‘Shoji-Raijin’).

Spesso tuttavia troviamo in commercio, e sicuramente anche su questo sito, troverete nomi errati in quanto quella specie è comunemente nota con un nome che ormai i botanici hanno superato oppure semplicemente perché non sono state apportatele modifiche in seguito ad una revisione oppure perché talune revisioni non sono da tutti accolte. Se volete approfondire la questione vi segnaliamo un sito ove troverete i nomi validamente pubblicati con l'annotazione della pubblicazione in cui l'autore ha fornito la descrizione della specie. Utili riferimenti li potete trovare su The International Plant Name Index

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