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La distribuzione delle piante succulente - La Casa delle Grasse

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La distribuzione delle piante succulente

Distribuzione delle piante succulente
La piante succulente le troviamo praticamente in tutto il pianeta fatta eccezione per le zone artiche. La loro distribuzione è irregolare  e, qualora si facesse una mappa in cui si andasse ad identificarne la ricorrenza, si vedrebbe che i territori con il maggior numero di specie sarebbero quelli compresi tra i 35 gradi di latitudine Nord e i 35 gradi di latitudine Sud, eccettuata la regione dell'Amazzonia equatoriale, e che la maggior concentrazione sarebbe nell'Africa Meridionale e nelle zone subtropicali dell’America. Nell'immagine sopra abbiamo seguito l'impostazione circa le grandi aree rilevanti per le piante succulente con caratteristiche simili in cui le troviamo del volume di Laura Guglielmone "Succulente in natura".
L’America, sia del del Nord che del Sud è il territorio nativo delle Cactaceae (Ancistrocactus, Ariocarpus, Astrophytum, Carnegiea, Coryphantha, Dendrocereus, Echinocactus, Echinocereus, Epiphillum, Epithelantha, Ferocactus, Lophophora, Mammillaria, Melocactus, Myrtillocactus, Opuntia, Pachycereus, Pelecyphora,  Peniocereus, solo per citarne alcune negli Stati Uniti e nel Messico) delle Crassulaceae (ad esempio Dudlaya, Echeveria, Pachyphytum, Sedum, Villadia) delle Agavaceae (Agave) di alcune Euphorbiaceae (Euphorbia, Pedilanthus) e di altre succulente. Nell'Africa Meridionale  troviamo gran parte delle succulente. Le Crassulaceae crescono invece nei cinque continenti; qualche volta, come da noi, sono piccole piante annuali o raramente perenni. Le succulente europee sono Rosularia, Sedum, Sempervivum, Umbilicus, ecc., e sicuramente Sedum e Sempervivum sono le più apprezzate. Nelle zone tropicali vivono poche succulente, anche se nella giungla ne possiamo trovare alcune che vivono epifiticamente, come Epiphyllum e generi affini (Cactaceae) dell’emisfero occidentale, Cissus quadrangularis (Vitaceae) dell’Africa e Hoya (Asclepiadaceae) del sud-est asiatico. Altre epifite sono Aporocactus, Rhipsalis e Schlumbergera, Cactaceae che troviamo in Messico ed in Brasile, nonché le Dischidia (Asclepiadacae) propria del sud-est asiatico. Queste epifite vivono, come molte orchidee e bromelie, sui tronchi e sui rami; è però importante sottolineare che non sono parassite. Esse traggono il nutrimento dall’humus portato dal vento e dalla pioggia.
Immagine dall'articolo: Olwen M. Grace, Succulent plant diversity as natural capital, Plants, People, Planet, 2019; 1:336–345 - Creative Commons Attribution‐NonCommercial‐NoDerivs License © 2019 The Author, Plants, People, Planet © New Phytologist Trust
Nelle regioni tropicali troviamo anche certe piante relitte che sembrano essere rimaste indifferenziate nel corso dell’evoluzione delle specie e che si sono adattate alla siccità. Fra questi relitti, che si potrebbero definire fossili viventi, ricordiamo la Cactacea Pereskia nell’America centro-meridionale e l’asclepiadacea Caralluma frerei in India.
Un particolare approccio alla localizzazione delle specie succulente è quello relativo allo studio dei vari bioma. Un bioma è un'ampia zona terrestre che viene definita, individuata e classificata tenendo contro del tipo di vegetazione dominante. In considerazione del fatto che tutti gli esseri viventi vivono influenzandosi reciprocamente, un bioma è costituito da popolazioni e comunità di esseri viventi che interagiscono fra loro in un determinato territorio che si estende su vaste aree della superficie terrestre. La presenza di un particolare bioma in una zona geografica è in funzione del tipo di clima in essa presente in quanto i fattori climatici che maggiormente determinano la presenza di un bioma o di un altro sono la temperatura e la quantità e qualità della pioggia. Tuttavia i cambiamenti climatici stanno rendendo il quadro molto più complesso.
Immagine dall'articolo: Olwen M. Grace, Succulent plant diversity as natural capital, Plants, People, Planet, 2019; 1:336–345 - Creative Commons Attribution‐NonCommercial‐NoDerivs License © 2019 The Author, Plants, People, Planet © New Phytologist Trust
Recenti studi hanno infatti fatto emergere  le piante succulente xeromorfe endemiche delle regioni aride e semi-aride potrebbero essere a rischio di estinzione a causa del cambiamento e dello sfruttamento dell'habitat, mentre altre specie potrebbero diventare invasive se introdotte al di fuori del loro habitat naturale. Basti pensare all'invasività di una pianta succulenta: Mesembryanthemum cordifolium (nota anche come erba cristallina a foglie cordate- foto a lato), una pianta succulenta originaria della Provincia del Capo Orientale, si è in seguito rapidamente diffusa come pianta ornamentale in molti parti del pianeta. E' una pianta con portamento strisciante e numerose ramificazioni dalle piccole foglie carnose di colore verde brillante a forma di  cuore che in primavera e in estate produce  piccoli fiori dal bianco al fucsia. Essendo una pianta che è in grado di riprodursi in modo  molto efficiente, in modo vegetativo attraverso la radicazione dei rami, si è diffusa sempre di più sui muri e nelle aree aperte costiere e una sua ulteriore diffusione potrebbe rappresentare una minaccia alla biodiversità. Attualmente è indicata come invasiva in Toscana, Calabria e Sardegna. Ormai si è diffusa a livello globale e la troviamo anche in Australia e in diverse parti della California (dove parimenti è stata classificata come specie invasiva).
Immagine dall'articolo: Olwen M. Grace, Succulent plant diversity as natural capital, Plants, People, Planet, 2019; 1:336–345 - Creative Commons Attribution‐NonCommercial‐NoDerivs License © 2019 The Author, Plants, People, Planet © New Phytologist Trust

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