Le regole di comportamento del collezionista e del vivaista - La Casa delle Grasse

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Le regole di comportamento del collezionista e del vivaista

Le piante grasse > Le regole
Gymnocalycium bruchii (Spegazzini) Hosseus
Conophytum sp.
Euphorbia obesa Hook. f.
Frailea buenekeri W.R. Abraham
Succulenta su scogli a Cuba
Aloe sp.
Opuntia sp.

Codice di comportamento

per vivaisti e collezionisti di piante succulente

D. R. Hunt e Sara Oldfield
versione italiana a cura di Maurizio Sajeva


PREMESSA ALL'EDIZIONE ITALIANA

Il nuovo codice di comportamento dell'IOS (presentato al XVII congresso IOS, Francoforte 10-16 giugno 1984) dà delle indicazioni sulla possibilità di rendere il nostro hobby più costruttivo e utile per la conservazione delle piante succulente.
Premesso che il danno arrecato alla natura dalle attività umane minaccia la sopravvivenza non solo di singole specie ma di interi ecosistemi, si deve tentare di utilizzare il materiale vegetale in nostro possesso per cercare di limitare i danni.
Molti di noi hanno collezioni di notevole quantità, ed alcuni godono di situazioni climatiche favorevoli, per cui riprodurre il materiale in coltivazione può aiutare a diminuire la pressione sugli habitat.
Il nuovo Codice rinnova l'invito ai vivaisti a riprodurre le specie più rare o di lenta crescita, normalmente disponibili sul mercato come importazioni. Ciò è già messo in pratica negli USA, in Inghilterra ed in altri Paesi dove troviamo riprodotte in commercio molte specie difficilmente reperibili, con origine documentata e molte più belle di quelle raccolte in natura. La speranza è che anche i vivaisti italiani vogliano continuare su questa strada, favoriti fra l'altro dal clima favorevole in cui molti di essi operano.
È evidente che i collezionisti italiani non possono influire direttamente su problemi come la distruzione di habitat per le esigenze di sviluppo delle nazioni che ospitano piante minacciate.
Ma consideriamo il caso dell'Ariocarpus agavoides che è ormai estinto nella sua località (Tula) (in realtà le popolazioni sono minacciate con un decremento delle stesse - n.d.R.). Nelle colline dove cresceva non vi era alcun problema di pascolo o sviluppo economico, l'estinzione è stata causata soltanto dalla raccolta indiscriminata da parte di collezionisti e della popolazione locale che offriva in vendita gli esemplari raccolti. L'estinzione di questa specie nella sua località tipo dovrebbe farci riflettere ogni volta che siamo tentati di acquistare qualche offerta speciale irripetibile pubblicizzata sulle riviste specializzate.

INTRODUZIONE

L'IOS (organizzazione internazionale per lo studio delle piante succulente) è stata probabilmente la prima organizzazione dedita ad un particolare gruppo di piante a pubblicare un codice di comportamento. L'edizione originale (1974) è stata pubblicata su varie riviste dedicate alle piante succulente in varie lingue, compreso il russo. È stato anche il punto di partenza del codice pubblicato nel 1979 dalla Cactus and Succulent Society of America.
I delegati al seminario sulla conservazione del XVII congresso IOS (Vienna 1982) richiesero una nuova edizione del codice IOS per rinforzare la campagna di riduzione della pressione sulle popolazioni in habitat, convincendo gli amatori a non acquistare esemplari raccolti in natura ed offerti in vendita da dettaglianti e grossisti.
Il nuovo codice ripropone molti dei "fare e non fare" della precedente edizione e cerca di richiamare l'attenzione sui controlli legali operanti sul commercio di piante e fornisce una lista delle specie di cui è proibito il commercio internazionale.
Le leggi per la protezione delle specie minacciate non possono da sole salvare le piante. La maggior consapevolezza, l'interesse e la buona volontà di tutti coloro che sono interessati alle cactacee ed altre succulente per motivi scientifici, commerciali ed amatoriali sono vitali.
Nell'ultimo decennio vi sono stati molti sviluppi positivi, a parte l'introduzione dei controlli legali, che faranno sperare in una graduale scomparsa della minaccia costituita dal commercio per alcune specie più rare o di lenta crescita: gli hobbisti sono più consapevoli dell'influenza negativa che ha sull'habitat l'acquisto di esemplari raccolti; le serre piene di costose importazioni sono ormai motivo di vergogna e non di orgoglio. I vivaisti hanno migliorato la qualità e la scelta delle piante ottenute da seme ad un punto tale che al confronto le piante raccolte, spesso danneggiate nell'apparato radicale e difficilmente acclimatabili, costituiscono un pessimo affare.
Il fanatismo che un tempo era dedicato alle piante raccolte è ormai scavalcato dalla buona abitudine dei vivaisti e dei collezionisti di prendere nota della provenienza dei semi e ciò porta a garantire un ottimo "pedigree" anche alle piante riprodotte in coltivazione.
Come riconosciuto anche nella precedente edizione la minaccia messa in atto dal commercio di piante raccolte, per la sopravvivenza delle specie più rare, per quanto seria e selettiva, non è tanto indiscriminata o difficile da combattere quanto la distruzione massiva operata dall'uomo sugli habitat naturali per le più varie ragioni. Il codice di comportamento contiene una sezione che elenca le principali misure di protezione ed elenca le fonti da cui ottenere ulteriori informazioni.

CODICE DI COMPORTAMENTO AL COLLEZIONISTA IN NATURA

Prima di raccogliere qualsiasi pianta:
  • informatevi dalle disposizioni locali della raccolta delle piante e di quali siano le specie protette.
  • informate delle vostre intenzioni le organizzazioni locali interessate.
Quindi:
  • osservate strettamente le restrizioni su ciò che intendete raccogliere (quali specie, quanti esemplari, che tipo di materiale: semi, talee, piante …). Per quanto possibile raccogliete semi polloni talee, ma non l'intera pianta.
  • lasciate le piante mature per la produzione di semi. Sono necessarie per la sopravvivenza della popolazione naturale e sono difficilmente acclimatabili alla coltivazione.
  • raccogliete in maniera discreta: non lasciate intendere alle popolazioni locali che le piante abbiano un valore commerciale, non incoraggiatele né pagatele affinché raccolgano per voi.
  • prendete nota durante la raccolta della precisa località, altezza, tipo di vegetazione associata, suolo, data di raccolta e associate un vostro numero di collezione (field number) al materiale. Cercate di valutare il numero di individui e l'estensione della popolazione, il numero di semi prodotti e la frequenza di piante da seme.
  • cercate di notare eventuali minacce all'habitat come pascolo, coltivazioni, espansione urbana o costruzione di strade.
  • scattate foto del materiale raccolto e/o preservate qualche esemplare da essiccare e conservare in erbario. Fornite questo materiale con relative informazioni ad appropriate istituzioni.
  • NON sottovalutate le vostre osservazioni: accuratamente annotate saranno un validissimo contributo alla scienza e alla conservazione.
  • se pensate di raccogliere in maniera commerciale NON FATELO.
  • se pensate di vendere qualche pianta per pagarvi il costo del viaggio NON FATELO.
  • se raccogliete per ricerca o per studio ottenete prima il consenso (o preferibilmente la collaborazione dalle competenti autorità scientifiche, come il dipartimento universitario, del paese che vi ospita).
  • se pensate: "solo due o tre piante a cui non voglio rinunciare" considerate che qualcuno potrebbe pensare lo stesso domani, dopodomani e così via …

Lithops lesliei var. venteri (G.C. Nel) H.W. de Boer & B.K. Boom
Khalanchoe sp.
Echinocereus sp.
Eupohorbia sp.
Agave sp.


AGLI IMPORTATORI PRIVATI E COMMERCIALI


  • NON importate piante raccolte in natura anche se con licenza di esportazione tranne che per propagarle e produrre semi. In questo caso accertatevi delle credenziali de fornitore e siate sicuri che siano "legali".
  • osservate le leggi nazionali ed internazionali su import ed export.

AI VIVAISTI

  • vendete solo piante riprodotte (da seme, da talea, ecc.); NON pubblicizzate e non vendete per nessun motivo piante raccolte che non abbiate riprodotto, anche se ne avete l'autorizzazione.
  • cercate di propagare tutto il materiale raro o con origine documentata e distribuitelo alle collezioni di Riserva o di Riferimento.
  • tenete più di un clone delle specie più rare, anche se autofertili, per la produzione di seme.
  • tenete un preciso inventario dell' origine di tutto ciò che avete in coltivazione specialmente se ha un field number o dati sulla località di provenienza e fornite questi dati agli acquirenti.

AI VIVAISTI ED AI COLLEZIONISTI IN CASA

  • fate della buona coltivazione e non della dimensione o della rarità della vostra collezione il vostro principale obbiettivo.
  • NON comprate alcuna pianta se non siete certi che sia stata riprodotta in coltivazione; ricordate che la vostra scelta influenzerà il mercato delle vendite.
  • prendete soddisfazione alla riproduzione da seme. Alcune specie più rare e difficili metteranno alla prova la vostra abilità e la vostra pazienza ricompensandovi di conseguenza.
  • prendete nota di quando e da chi avete ricevuto le piante o i semi e chiedete al vostro fornitore ogni dato utile: field number, località sono dati importanti per un collezionista serio quanto il nome della pianta.
  • cercate di riprodurre il materiale raro e documentato e distribuitelo agli altri appassionati. È una vecchia regola: per conservare una pianta regalala.
  • informate uno degli enti appropriati se sospettate che qualche rivenditore stia infrangendo i controlli legali.

ALLE SOCIETA' ED AI CLUB

  • appoggiate queste regole come guida ad un comportamento responsabile e coscienzioso.
  • NON permettete che sia pubblicizzata la vendita di piante raccolte in natura sulle vostre pubblicazioni.
  • pubblicizzate le leggi nazionali ed internazionali sulla importazione, esportazione e vendita di piante.
  • sostenete o sponsorizzate misure nazionali ed internazionali per proteggere in habitat le specie rare o fortemente minacciate.

AI GIUDICI ED AI COMITATI DI MOSTRE

  • includete nei programmi delle mostre alcune categorie per piante ottenute da seme degli espositori.
  • NON permettete che specie appartenenti all'appendice I della CITES siano esposte in categorie competitive, a meno che non siano state ottenute da seme o da altri sistemi di propagazione.
  • date la vostra preferenza a piante ben coltivate da seme rispetto a quelle raccolte in natura. Controllate che le piante importate (o supposte tali) siano ben radicate ed acclimatate.

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