Il genere Lithops N.E. Br. - La Casa delle Grasse

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Il genere Lithops N.E. Br.

Schede generi H - L

Le Lithops sono piante conosciute da molti con il nome di "sassi viventi" ed il loro nome deriva dalle parole greche "lithos" che significa pietra e da "opsis" che significa aspetto. Sono piante della famiglia delle Aizoaceae (prima Mesembryanthemaceae) provenienti dall'Africa meridionale  e precisamente dalle Province del Sud Africa (Capo, Orange Free State e Transvaal) dalla Namibia e dalle zone di confine del Botswana con il Sud Africa. Si trovano ad altitudini variabili: da pochi metri sul livello del mare fino a 2400 mt. e crescono  su una grande varietà di terreni: argillosi, sabbiosi (non nella sabbia) su humus, su terreni pietrosi anche se la maggior parte vivono in pendii e crinali pietrosi e quindi ben drenati e sembrano prediligere ambienti di colore chiaro. Le Lithops  vivono in territori ove le precipitazioni sono molto scarse. La maggior parte delle specie vive in aree con precipitazioni annue intorno ai 500 mm. e in alcune aree le precipitazioni non raggiungono i 100 mm. annui, tuttavia bisogna tenere conto del fatto che queste sone sono caratterizzate da obbondanti apporti di umidità derivanti dalle nebbie che sono molto frequenti in tali zone.

Sono piante che presentano uno straordinario adattamento all'ambiente, non solo per essere in grado di resistere a lungo in condizioni di estrema aridità, ma anche per la loro capacità di mimetizzarsi con l'ambiente nel quale vivono. Infatti le specie che crescono tra le pietre calcaree grigiastre presentano corpi e colorazioni che vanno dal grigio al grigio verdastro, mentre quelle che crescono su terreni ricchi di ferro e quindi caratterizzati da una forte colorazione rossa del terreno, sono di un bel colore rosso-bruno o bruno. Storicamente le prime relazioni sul mimetismo delle Lithops risalgono al botanico inglese William John Burchell che nel 1811 effettuò una spedizione lungo le coste sudafricane per catalogare la fauna selvatica e raccolse delle pietre modellate che poi notò avere delle radici e possedere una straordinaria somiglianza ai ciottoli fra i quali cresceva. Comunque la vera sistematizzazione definitiva delle Lithops avviene molto, a partire dagli anni cinquanta ad opera di Desmond e Naureen Cole il cui lavoro definitivo "Lithops - Sassi fioriti" è stato da ultimo pubblicato in Italia nel 2005 da Cactus & Co..
La pianta di Lithops è composta da due foglie, spesse e carnose chiamate "lobi". I lobi sono saldati alla base del brevissimo fusto e fusi insieme lungo le pareti esterne. La pianta cresce e, ogni anno, la coppia di foglie si rinnova attraverso  una muta (nella foto a destra). Talvolta la coppia di foglie si riproduce e se ne formano due. In questo modo dalla stessa radice si sviluppano molte teste. Tutti gli anni infatti, dal meristema, situato alla base della pianta ove questa si congiunge  alla radice, all'interno della coppia di foglie si sviluppa una nuova pianta che esce dalla linea di contatto delle due foglie da cui assume nutrimento fino a diventare progressivamente autonoma e ad asciugare gradualmente le vecchie foglie che si seccano e divengono un involucro che per tutta la stagione secca protegge le nuove foglie.
Disegno e note di W. J. Burchell - 1812
Lithops Burchell
Lithops subsp. lesliei var. hornii H.W. de Boer
Lithops lesliei (N.E. Br.) N.E. Br.
Lithops salicola L. Bolus
Lithops lesliei subsp. lesliei var. venteri (G.C. Nel) H.W. de Boer & B.K. Boom
Lithops lesliei (N.E. Br.) N.E. Br.
Lithops sp.
Lithops subsp. lesliei var. hornii H.W. de Boer
Lithops lesliei var. hornii
Informazioni pubblicitarie

La superficie delle foglie è spesso fenestrata, e cioè presenta delle piccole zone trasparenti o translucide che sono prive di clorofilla. E' attraverso queste finestre che la luce arriva alle parti interne della foglia e della pianta che in natura restano per lo più interrate, mentre in coltivazione possiamo trovare i fusti più allungati ed uscire maggiormente dal terreno.
I fiori, simili alla margherita, sono ermafroditi, solitari. Sono grandi sino a 4-5 cm di diametro e spuntano dalla fessura fra le due foglie con un breve picciolo talvolta completamente nascosto nel corpo della pianta. Il colore varia a seconda della specie e comunque in genere sono bianchi o gialli e talcolta gialli con la parte centrale bianca. I fiori  nei luoghi di origine spuntano al termine del periodo vegetativo principale e cioè dopo la stagione delle piogge, indicativamente da settembre a tutto novembre. I semi sono racchiusi in una capsula a 5-7 logge e sono sempre molto numerosi ed all'interno della capsula subiscono un processo di maturazione che dura circa sei mesi e indicativamente dura fino a marzo-aprile dell'anno successivo a quello di fioritura. Al termine di questo periodo di maturazione acquisiscono la piena germinabilità che ovviamente coincide con l'inizio della stagione delle piogge dei luoghi di origine. Le capsule in condizioni di pioggia o di forte umidità subiscono il rigonfiamento di alcune parti della stessa e consentono al fuoriuscita del semi ed il loro dilavamento e dispersione ad opera della pioggia.
In coltivazione possiamo usare la medesima tecnica della natura bagnando copiosamente le capsule e l'apertura delle stesse avverrà nel giro di pochi minuti. Occorre però fare attenzione a non staccare strappando la capsula per non danneggiare la pianta, ma bisognerà tagliare la stessa dalla pianta e bagnarla in un contenitore in modo da recuperare più agevolmente i semi e non disperderli. (Nella immagine a sinistra le capsule di Lithops venteri Nel, G.C., Lithops, p. 14, fig. 12 (1946) [W. Giess]).
Per quanto riguarda le condizioni di coltivazione le Lithops richiedono molta luce, anche sole diretto, tranne nelle caldissime giornate di estate in cui  necessitano di un leggero ombreggiamento. Occorre considerare che le Lithops amano collocazioni ventilate, senza ristagni di umidità, anche nella stagione invernale in cui può essere più difficile, specie al nord Italia, assicurare queste condizioni  ambientali.
Le Lithops, in inverno devono essere coltivate ad una temperatura minima di 4-5 °C, fatta eccezione per L. optica che richiede una temperatura minima leggermente più elevata. E' tuttavia vero che se ben asciutte possono anche sopportare, per brevi periodi, temperature inferiori, in quanto, soprattutto le specie montane, non di rado sono esposte a nevicate e a temperature di - 10 °C.
E' bene non coltivare Lithops all'apaerto in quanto le piogge possono causare in determinati periodi eccessi di acqua con il rischio di causare marciumi da ristagno idrico che, anche nei mesi estivi, quando le piante sono meno attive nella crescita, penetrare nella base della pianta e portarla alla morte.
Per quanto riguarda invece il terriccio può essere utilizzata la normale composta da cactus, meglio se ancora più povera di sostanza organica: è importante che il terriccio sia ben drenato e che si evitino ristagni di acqua. Ricordate che, nel  dubbio, se bagnare la pianta oppure no, è sempre preferibile non annaffiare ed in ogni caso non si dovrà annaffiare fino a quando la muta sarà terminata.
I vasi devono essere, secondo noi, preferibilmente di plastica, in quanto l'acqua evaporarando meno ci consente di ridurre il numero delle annaffiature  e ci consente anche di evitare un eccessivo addensamento delle radici verso l'esterno del vaso ove si concentrano troppo sali nutrienti. Il vaso di plastica, evitando quindi alle radici di aderire alle pareti, ci consente anche un miglior utilizzo del pane di terra.
I vasi non devono essere troppo grandi, ma occorre considerare però che le Lithops hanno un apparato radicale più grande della parte di pianta in superficie e, in genere, vasi della profondità di circa 8-12 cm.  sono adatti a tutte le specie. Vanno benissimo anche delle piccole cassettine che possono anche contenere specie diverse.
Periodo di vegetazione e di riposo delle Lithops
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
Riposo
Riposo
Riposo
Riposo
Vegetazione
Vegetazione
Vegetazione
Vegetazione
Crescita e fioritura
Crescita e fioritura
Crescita e fioritura
Riposo
da una coppia di foglie si formano due piante
Lithops
La muta
Lithops
Lithops hallii var. hallii H.W.De Boer
Lithops capsule - Immagine e Copyright © by the Board of Regents of the University of Wisconsin
Lithops sp.
Le Lithops, nella stragrande maggioranza delle specie vanno in riposo nella nostra stagione fredda e quindi non si presentano troppi problemi di coltivazione. E' quando le vecchie foglie si sono seccate e si intravede la nuova pianta in crescita che si può iniziare a innaffiare con moderazione. Siamo in aprile - giugno a seconda della varietà e delle condizioni meteorologiche. E' quindi durante la stagione di crescita che si deve annaffiare regolarmente, aspettando ovviamente che il terriccio asciughi bene fra una annaffiatura e l'altra. Occorrerà annaffiare fino all'estate e sospendere, nella stagione più calda, in conseguenza di una stasi vegetativa, le annaffiature fino quasi all'inizio della fioritura avendo però cura di somministrare talvolta un po' di acqua oppure di nebulizzare, se le piante mostrano segni di disidratazione. Dopo la fioritura, in autunno, le annaffiature vanno nuovamente interrotte completamente per iniziare il nuovo periodo di riposo invernale.
Durante l'annaffiatura suggeriamo di sommistrare, non più di un paio di volte l'anno, in primavera, un concime per cactaceae a basso contenuto di azoto e ad alta concentrazione di fosforo in modo da favorire la fioritura autunnale. E' bene infatti tenere presente che un eccesso di acqua, soprattutto se in presenza di substrto ricco di sostanza organica, e di concimazione fa gonfiare la pianta, facendola anche allungare in modo innaturale fino in alcuni casi a spaccare la foglia. In questo caso la pianta sarà molto sottoposta ai marciumi ed assumerà un aspetto innaturale molto meno simile a quello di pietra che la caratterizza.
Sono infatti i marciumi, conseguenti ad errate annaffiature, sia nei periodi sia come quantità, e un eccesso di sostanza organica nel substrato di cultura, che spesso possono causare la perdita di piante. Spesso accade infatti che una pianta apparentemente normale, il giorno dopo sia molle e che in poco tempo subisca il collasso dei tessuti e sia preda del marciume. Fra le cause di questo antipatico problema dobbiamo ricordare: substrato troppo ricco di sostanza organica, umidità stagnante e scarsa ventilazione, umidità stagnante nel periodo di stasi vegetativa, eccessive concimazioni  ed eccessive irrigazioni.
Per quanto riguarda i parassiti, se ben coltivati, le Lithops non ci daranno particolari problemi. Tuttavia tra i più comuni dobbiamo ricordare le cocciniglie delle radici e le cocciniglie lanose che comunque non saranno un problema se coltivati correttamente.
La propagazione è facile ed avviene per seme e, nelle specie che lo permettono, per divisione dei cespi. La semina è facile ed è sostanzialmente identica alla procedura che si utilizzata per tutte le succulente. Il periodo migliore per la semina, almeno nel nord Italia, è quello del periodo pasquale. In tale modo si otterranno delle piccole piantine già sufficientemente robuste quando dovranno affrontare il periodo di riposo invernale.
Il substrato di semina deve essere molto minerale e contenere poca sostanza organica ed eventualmente un poco di argilla e dopo averlo posto in un contenitore sufficiente profondo andrà compattato e sulla superficie cosparso del materiale inerte fine sul quale dovranno essere sparsi, nel modo più uniforme possibile i piccoli semi. Successivamente il contenitore dovrà essere bagnato dal basso immergendolo in una soluzione di acqua con un buon fungicida. Il contenitore andrà coperto con un sacchetto e mantenuto così per circa 3-4 settimane dopo le quali si potranno abituare a menu umidità le piccole plantule.
Le piccole plantule vano poi collocate all'aria aperta in modo da assicurare un'ottima aerazione avendo curo di mantenere umido il substrato. Le piccole plantule andranno collocate in questa fase non in piene sole, ma in posizione ombreggiata. Successivamente sposteremo, quando le piantine saranno ben dimensionate, il vaso in posizione di pieno sole. Ovviamente questo passaggio dovrà avvenire tanto più gradualmente quanto più ombreggiata era la condizione i crescita precedente. Le piccole piante saranno così pronte in tre-quattro anni a fiorire e saranno piante ben più robuste di quelle che comprerete che spesso, sono state forzate oppure sono state fatte crescere in substrati troppo ricchi di materiale torboso con la conseguenza che a fatica si libereranno le radici da un materiale così ricco, ma anche dannoso per le piante in quanto le renderà molto più indifese ai nostri errori nelle annaffiature.
Famiglia: Aizoaceae

Genere: Lithops
Principali specie:

Lithops aucampiae ssp. aucampiae L. Bolus
Lithops dorotheae Nel
Lithops fulviceps N. E. Brown
Lithops francisci (Dint. & Schwant.) N.E. Br.
Lithops hallii De Boer
Lithops julii subsp. julii (Dint. & Schwant.) N.E. Br.
Lithops meyeri L. Bolus
Lithops naureeniae Cole
Lithops olivacea L. Bolus
Lithops optica ssp. rubra Tischer
Lithops otzeniana Nel
Lithops salicola L. Bolus

Lithops terricolor N. E. Brown

Lithops ruschiorum (Dinter & Schwantes) N.E.Br. - Immagine © John Barkla, alcuni diritti riservati (CC BY)
Lithops meyeri L. Bolus - Immagine © leandra-k_89, alcuni diritti riservati (CC BY-SA)

alcuni siti web che trattano esclusivamente di lithops
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