Ipomoea

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Ipomoea

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L’Ipomoea è un genere di piante che fanno parte della famiglia delle Convolvulaceae con moltissime specie annuali e perenni, rampicanti e arbusti, delicati e semirustici. Le piante di questo genere sono comunemente note con il nome comune “campanella”. Il nome deriva dal termine greco “ipos” (lombrico, verme) ed “homoios” (simile a) a significare la volubilità del fusto di queste piante. Il genere è originario dei paesi tropicali asiatici e americani ed in Italia ne esistono poche specie allo stato spontaneo anche naturalizzate: Ipomoea batatas (L.) Lam., Ipomoea cairica (L.) Sweet, Ipomoea coccinea L., Ipomoea imperati (Vahl) Griseb., Ipomoea indica (Burm.) Merr., Ipomoea pandurata (L.) G.Mey., Ipomoea purpurea (L.) Roth, Ipomoea sagittata Poir., Ipomoea setosa Ker-Gawl. subsp. pavonii (Hallier f.) J.R.I.Wood & Scotland, Ipomoea tricolor Cav. e Ipomoea triloba L..



Le piante di questo genere sono caratterizzate da un fusto volubile o rampicante, con foglie alterne, grandi e variamente sagomate. La produzione di fiori, grandi, con colori decisi, di varie tonalità é solitamente abbondante.

Alcune specie sono nella parte risomatosa, sotto terra, commestibili: patata dolce o batata.

Alcune specie sono molto ricercate dai collezionisti per il grosso caudex, come al esempio Ipomoea holubii Baker e Ipomoea bolusiana Schinz..


Foto Ipomoea bolusiana - Botswana - Sheila Gregory © RBG KewDigital Image © Board of Trustees, RBG Kew http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/

Volete coltivarla? Sappiate che Ipomoea bolusiana è una pianta facile da coltivare anche se impiega molti anni per sviluppare il grosso caudice. Necessita di substrato ben drenato (va benissimo la normale composta da cactacee arricchita da un poco di terriccio). Il caudice va piantato in buona parte sopra la superficie del terreno in modo da avere una estetica migliore e una minore possibilità di marciumi anche se, in questo caso, la sua crescita sarà più lenta. La pianta necessità poi di annaffiature regolari durante la stagione di crescita attiva, ma non troppo abbondanti, avendo cura che il terreno asciugi bene prima di annaffiare nuovamente. Cessare poi le annaffiature quando la parte vegetativa si secca dopo la fioritura estiva. Riprendere le annaffiature a fine inverno quando riinizia a vegetare. La posizione deve essere soleggiata mantenendo però più ombreggiato il caudice.




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