Gymnocalycium mihanovichii fa. variegata
Pubblicato da La Casa delle Grasse in cultivar · Martedì 23 Set 2025 · 2:30
Tags: Gymnocalycium, mihanovichii, variegata, piante, Argentina, Paraguay, botanica, fiori, cultivar, mutanti, clorofilla
Tags: Gymnocalycium, mihanovichii, variegata, piante, Argentina, Paraguay, botanica, fiori, cultivar, mutanti, clorofilla
Gymnocalycium è un genere di piante originarie delle zone nebbiose e fredde dell’Argentina meridionale e del Paraguay il cui nome deriva dai termini greci “gymnos” a significare “nudo” e “calyx” per intendere il “calice” rappresentando in questo modo la caratteristica del tubo esterno del fiore, parte denominata calice, che è nuda, ovvero priva di setole, spine o peli. Una delle specie di G. è il Gymnocalycium mihanovichii, specie che troviamo in moltissime cultivar che talvolta sono dei "mutanti" e che sono completamente prive di clorofilla e troviamo varianti dalla pigmentazione rossa, arancione o gialla. Queste piante, essendo prive di clorofilla, necessitano di un portinnesto verde per effettuare la fotosintesi e, altrimenti, morirebbero. Per questo motivo spesso le troviamo innestate su Hylocereus, e, soprattutto nel mondo anglosassone, la pianta così ottenuta è nota come "Moon Cactus" ovvero "Cactus Luna".
Rispetto alle origini sembra che l'assenza di clorofilla sia stata realizzata in laboratorio, addirittura con i raggi gamma. A noi sembrano leggende metropolitane che si diffusero nella seconda metà del 1900, quando vennero posti in commercio in Europa e America questi cactus colorati provenienti dal Giappone. I primi mutanti sono stati chiamati cv. "Hibotan" e se solo parzialmente privi di clorofilla sono stati chiamati cv. "Hibotan Nishiki".
Le piante innestate producono molto facilmente propaggini, hanno infatti l'anomala tendenza a ramificare formando piccole piante laterali dall'areola, che sono cloni della pianta e che possono poi essere innestate su una nuova base, perpetuando la pianta. In questo caso la pianta assume la denominazione di forma prolifera.
Le altre specie colorate, ovvero le specie colorate con una variegatura più o meno spiccata sono caratterizzate da corpi più o meno colorati che possono essere con striature di rosso, arancione, violaceo, giallo, verde o anche bianco, sono invece frutto di coincidenza genetiche al momento della riproduzione da parte dei vivaisti di migliaia di esemplari. In coltivazione sono cactus che prediligono la luce solare intensa, ma indiretta o limitata alle ore del mattino. La luce solare diretta e intensa può bruciarli. Richiedono un substrato di cultura ben drenato e solo quando il terreno è completamente asciutto possiamo procedere con le annaffiature. Non sono cactus resistenti alle basse temperature ed ancor più non lo sono le piante innestate su Hylocereus che devono essere coltivate cole esigenze culturali del portainnesto (Hylocereus) e quindi la temperatura deve essere mantenuta sempre al di sopra dei 10 ºC. Se la pianta è su radici proprie può sopportare temperature prissime allo zero se perfettamente asciutta.
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